lunedì 17 luglio 2017

Legale: Cyberbullismo, la legge che protegge le vittime







Cyberbullismo, la legge che protegge le vittime


Dati gli ultimi avvenimenti di Blue-Whale ho ritenuto opportuno condividere questo articolo dell'Avvocato Claudia Balzarini.

<< Internet, contenitore informatico di ogni tipo di notizia, si presta ad essere utilizzato anche a scopi cattivi. Sono sopratutto i ragazzi, più fragili e immaturi, a essere, allo stesso tempo, autori e vittime di vigliacche aggressioni on line. Filmati e fotografie che ritraggono la vittima in situazioni imbarazzanti, vergognose o intime possono essere diffusi a un pubblico potenzialmente vasto. Nascosti dall'anonimato, è possibile pubblicare commenti diffamatori, aggressioni verbali e sottoporre la vittima ad in vero calvario.
Il Parlamento ha recentemente approvato una legge che ha lo scopo di contrastare questo fenomeno, sia attraverso l'educazione e la sensibilizzazione dei ragazzi rispetto ad un uso consapevole e civile del Web, sia predisponendo strumenti a tutela di chi del cyberbullismo è rimasto vittima.
In particolare la legge prevede che i genitori del minore o il minore ultra quattordicenne, vittima di un attacco di bullismo via internet, possa chiedere al gestore del dito l'oscuramento o la rimozione dei contenuti aggressivi. Il titolare deve, entro 12 ore, comunicare di aver preso in carico il problema e, comunque, procedere alla rimozione entro 48 ore della richiesta. Se il titolare non provvede, o se non è possibile indentificare il titolare del trattamento o il gestore del sito, l'interessato può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali, il quale provvederà entro 48 ore dal ricevimento della richiesta.
Non solo, il minore che commette atti di cyberbullismo potrà essere ammonito dal questore, come già accade per compie atti persecutori (stalking). Precisamente, prima che venga presentata la denuncia o la querela all'autorità giudiziaria per i reati di diffamazione, minacce o trattamento illecito di dati personali, la vittima minorenne potrà chiedere al questore di ammonire l'autore se si tratta di un minore di età superiore agli anni 14.
Il questore procede convovando il minore insieme ad un genitore o al tutore legale e lo diffida dal compiere altri atti di cyberbullismo nei confronti della vittima, intimandogli di tenere per il futuro una condotta conforme alla legge.>>

Dopo aver letto il tutto mi sono sorte molte perplessità e domande.

1- Per contrastare il cyberbullismo attraverso l'educazione e la sensibilizzazione dei ragazzi bisogna inviare nelle scuole del personale, pertanto la legge prevede dei fondi? Dove vengono reperiti questi fondi? Dato che siamo in Italia tutto rimarrà sulla carta e nulla verrà veramente fatto.
2- L'oscuramento del sito o la rimozione dei contenuti, dato che molti ragazzi usano molte piattaforme e tra queste c'è Facebook, che non da molto retta alle lamentele dei propri utenti e segue una linea di gestione propria.
3- Ricorrere al Garante. La burocrazia in Italia è lunga e lenta, quanto ci vorrà prima che si attivi per rimuovere i contenuti diffamatori o/e persecurori, abbiamo visto come finiscono molti casi di stalking anche se la vittima è ricorsa all'autorità.
4- L'autore se minorenne riceverà un ammonimento, cioè cartellino rosso e salta un turno. Chi mi assicura che non lo rifarà? Chi mi assicura che non abbia preso di mira altri coetanei? Molti genitori di oggi negano i fatti, negano che il proprio figlio possa compiere atti del genere e li giustificano continuamente.

Staremmo a vedere cosa accadrà.


Aghi Gloria





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