PRIMI DOCUMENTI
La prima notizia documentaria di Vigodarzere risale all'anno 918. Berengario I imperatore, il 20 aprile 918, confermava ai canonici di Padova la proprietà dei beni, delle decime e i privilegi accordati ad essi dai sovrani che lo precedettero. Al Capitolo di S. Maria di Padova spettava, fra l'altro, il legittimo godimento « di tutte le decime di Padova e delle chiese dei villaggi di pertinenza giuridica della città». A evitare possibili future controversie, il diploma dà l'elenco nominativo dei paesi tenuti a pagare le decime al Capitolo della Cattedrale di Padova: Limena, Arzere (Vigodarzere), Altichiero, Totre, Noventa, Bergano, Roncaiette, Casale (Serugo), Pozzoveggiani, Albignasego e Maserà. In questo territorio, dice ancora il diploma, « nessuno ardisca di far leve di truppe, levar tributi, giudicare, godano perciò di assoluta immunità e siano libere dalla dipendenza di magistrati, né vi si possono agitar pIaciti se non in presenza del Vescovo », che a quel tempo era Sibicone. La decima consisteva nel diritto di percepire la decima parte dei prodotti del suolo che venivano poi divisi in quattro parti: Vescovo, sacerdoti, poveri, costruzione e manutenzione delle Chiese. La parte riservata al mantenimento dei sacerdoti era chiamata quarta, quartese o quarantesima, cioè la quarta parte della decima.
Fonte: WEB
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