Confronto candidati sindaci a Vigodarzere – Prima parte
Lunedì sera, presso la sala “Brenta”, si è tenuto l’ultimo incontro tra i candidati a Sindaco di Vigodarzere. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Unione Provinciale Artigiani.
Il dibattito come al solito diviso in due momenti, ma prima di passare alle domande ogni candidato ha potuto presentare la propria lista.
Parisotto: Parto dalla mia squadra, ci sono persone con esperienza e nuove speranze, quindi possiamo offrire un’immediata amministrazione. La lista è un allargamento verso il centro. Ci impegniamo a portare a termine il programma dell’amministrazione uscente. Il nostro programma ha come pilastro “la qualità della vita”, come migliorare la qualità nel capoluogo e facendo crescere le frazioni. Il nostro stile è una casa di vetro, dove tutto è trasparente e ci consulteremo con i cittadini. Voglio far presente una cosa, i comuni stanno in piedi perché ci sono persone che, anche se appartenenti a colori diversi, lo mandano avanti.
Testa: Per quanto riguarda il mio settore, quello di energie rinnovabili, sono a disposizione per parlarne, anche dopo l’incontro. Il nostro programma si basa su tre punti: miglioramento della viabilità, partecipazione del cittadino e miglioramento sviluppo economico. Per quanto riguarda la viabilità, il problema che si presenta ha ripercussioni sui commercianti, i tempi sono lunghi, ma ci sono dei piccoli interventi che si possono fare in tempi brevi. Con la partecipazione del cittadino, intendiamo fare in modo che tutti possano consultare il bilancio, rendendolo leggibile a tutti. Componente essenziale sono le frazioni, quindi da ascoltare sempre più; vorremo creare un consiglio di frazione per Tavo. Negli ultimi mesi ho consegnato a tutti i commercianti un questionario per il gradimento dei servizi, due sono le frasi che ho udito: “Sei il primo che vediamo in 30 anni” e “Io non vivo a Vigodarzere” (il candidato ha sottolineato che comunque ci lavora); da questi questionari è risultato che molti servizi sono considerati scarsi e scadenti.
Zordan: Il nostro pensiero è che l’amministrazione deve andare verso il cittadino e non il contrario. Fare qualcosa per la viabilità, in quanto la zona artigianale non è servita bene, la Regione ha dato la sua disposizione per il GRA. La lista è rinnovata all’80%. Il secondo stralcio per sistemare il piano idraulico di Tavo non è ancora stato approvato e si rischia di perdere i fondi se non terminato entro fine anno. Puntiamo molto sulla cultura e la scuola, consideriamo che bisogna investire sui giovani. Per il commercio non sono d’accordo con l’idea dell’Europa, cioè che bisogna sostenere le multinazionali, nella nostra realtà a tirare avanti sono le piccole e medie imprese, perciò da sorreggere e aiutare. Appoggiamo anche su politiche di sviluppo per le famiglie.
Si passa alle domande preparate.
La vostra intenzione sul fatto di accentrare i servizi dell’Unione sull'area a ridosso di Padova, ottimizzando i costi e centralizzando altri servizi?
Parisotto: Ringrazio per questo dibattito, dove ci sono regole precise e si svolge nel rispetto, non come in uno dei precedenti dove non ha avuto un buon esito. Non siamo propensi alla fusione, ci sono già abbastanza problemi con la coesione. Per gli appalti credo che devono essere fatti con professionalità. Vi è un forte scontento dell’Unione, per uno sbilanciamento verso Cadoneghe. Se eletti proporremo lo spostamento della sede nella caserma dell’aereonautica. Il mal contento c’è perché è poco sfruttata, quindi dare altri servizi, come l’urbanistica e gli appalti superiori ai € 40.000,00.
Testa: L’Unione è insufficiente a Vigodarzere, non abbiamo servizi e vigili, questi, qualche mese fa, hanno scioperato per le pessime condizioni di lavoro. Una cosa che mi chiedo è perché Cadoneghe ha messo tutti i dirigenti in punti cardine, noi non abbiamo obiettato, questo non lo si deve più accettare.
Zordan: Nell’Unione più dell’80% personale di Cadoneghe. Siamo contrari alla fusione.
All’Unione Provinciale Artigiani, ha quattro ambiti che stanno a cuore per il commercio: viabilità di raccordo, trasporto pubblico, via telematica, cioè banda larga, e tasse alle imprese?
Testa: La viabilità è un problema serio, necessaria per il commercio, con conseguente collegamento anche con il trasporto pubblico. Bisogna destinare denaro per accesso alla stazione, che deve essere più usufruita. Fare un’altra rotonda non serve a nulla, sì ai ponti come promesso da anni. Puntare alla metropolitana di superficie, non credo che sia difficile dato il bilancio regionale, ma si stanno concentrando a rovinare il Brenta nella parte nord di Padova. Per la banda larga è un costo, è presente in alcune zone di Via Roma; personalmente ho parlato con l’Inarca che lamenta ciò. Per le tasse abbiamo pensato un taglio sulla addizionale IRPEF e poi c’è l’aiuto del mircrocredito.
Zordan: Bisogna riprendere la grande viabilità per sistemare l’uscita e l’entrata da Padova, c’è il problema del nodo Castagnara, vi è il progetto GRA votato da tutto il consiglio comunale, non è vero che è morto, basta rispolverlo. Puntare sulla metropolitana di superficie, il contenzioso sarà sistemato a luglio, poi andremo in Regione perché i tempi siano brevi, fare un parcheggio scambiatore a Terraglione, vanno potenziati i servizi di navetta, bus e avere il 19 anche la domenica, ma bisogna cercare fondi in continuazione. C’è un progetto Regionale per le piste ciclabili. Per la banda larga è già presente in alcune zone di Via Roma, i lavori di canalizzazione sono già fatti in tutto il territorio, basta terminare. Tassazione deve essere diminuita.
Parisotto: Se vinceremo faremo uno studio trasportistico, dopo di che valuteremo e decideremo come intervenire sulla viabilità. Il GRA è morto. Il traffico pesante su Terraglione va riconsiderato. La banda larga è già in atto. Sono in dubbio se le imprese vogliono meno tasse o maggior efficienza, credo che si aspettano più efficienza. Comunque la tassazione si può modificare: la tassa dei rifiuti o quella sugli operatori ecologici.
Com’è il vostro pensiero sull’abusivismo e il commercio nel territorio?
Zordan: L’abusivismo va punito, controllare il mercato a km 0 in collaborazione con forze dell’ordine. Il commercio non deve essere solo vendita, ma anche aggregazione, in collaborazione con i vari enti. Le piccole imprese sono in sofferenza, bisogna aiutarle. Rivalutare la Certosa per avere turismo, anche con piste ciclabili e più aree verdi.
Parisotto: L’abusivismo e la concorrenza sleale vanno combattute, per chi non rispetta la legge tolleranza zero. Fare politiche di rilancio per i centri storici con feste, mercatini… Ridurre le pratiche burocratiche per i commercianti, e diverse idee per ridurre la tassazione, agevolando gli esercizi.
Testa: Per quanto riguarda l’abusivismo commerciale siamo tutti allineati. Il concorrente principale comunque rimane la Cina e siamo l’unico movimento che porta avanti una battaglia per impedire questo mercato. Sì al rilancio dei centri storici, anche in collaborazione con altri comuni. Per le imprese ci basiamo sempre sul microcredito, sono soldi fermi e disponibili per poter aprire un’attività. Un punto importante è ascoltare i commercianti per capire i problemi.
Argomento sicurezza, quali iniziative?
Parisotto: La sicurezza percepita è peggiorata, anche se i dati dei reati in mano alle forze dell’ordine non sono drammatici. Investire per aumentare le videocamere e i lettori di targhe. Avere un coordinamento tra carabinieri, vigili e guardie ambientali. Fare una consulta di sicurezza per avere più idee in merito.
Testa: Con l’Unione non abbiamo i vigili, di conseguenza percepita dai cittadini la poca sicurezza. Sono necessarie nuove telecamere, già ora sono poche. I lettori di targhe ci sono, ma nessuno le controlla, quindi non serve a nulla, bisogna avere un lettore con un software più aggiornato e che segnali la targa sospetta immediatamente. Gli argini sono una zona meno controllata, come i cimiteri. Abbiamo pensato ad una sorveglianza civica di quartiere, cioè gruppi di persone formate, riscontri positivi nel Comune di Mira (guidato da 5 Stelle) e Albignasego (guidato da Centro Destra).
Zordan: Aprire un assessorato alla sicurezza con sportello anticrimine. Aumentare le telecamere, naturalmente verificare se vi è qualcuno che le guarda. Un coinvolgimento della società civile, con un impegno delle persone a segnalare. Sono giunti 20 emigranti e nessuno sapeva nulla, il nostro pensiero è tolleranza zero per chi delinque.
Il territorio è fragile di per se, si sono evidenziati problemi idraulici e la necessità di mettere in sicurezza il territorio prima delle persone...
Testa: Nel programma sono stati stanziati sino a € 1.000.000,00 per terminare il piano idraulico, ma non è detto che si finiscano i lavori, il progetto non è ancora approvato e ci sono problemi nel primo stralcio. Meglio non tagliare alberi e togliere aree verdi. Stanno facendo uno scempio del fiume Brenta nella parte Nord, portando via ghiaia, distruggendo il territorio; noi 5 Stelle siamo i primi che abbiamo denunciato questo e abbiamo depositato un’interrogazione al Parlamento Europeo. Siamo in una zona con dissesto idrogeologico e se distruggiamo il territorio, nessuna Protezione Civile ci può salvare.
Zordan: Il primo stralcio del piano idraulico è ancora da finire. Poi vi è una zona in sofferenza perché non sono stati fatti i lavori promessi dai lottizzanti. Credo che sarà difficile la seconda, perché non ancora approvato il progetto e deve partire anche l’appalto. L’urbanizzazione deve essere fatta con un occhio di riguardo, costruire con criterio. Ci sono ancora punti sensibili che vanno sotto acqua. I fossi devono essere tenuti puliti per far defluire l’acqua. In alcune vie non sono presenti le fognature, sarà da intervenire anche li.
Parisotto: Il dissesto idrogeologico è il maggior rischio del territorio. I soldi sono stati sbloccati per mettere in sicurezza Tavo. La parte sud di Terraglione è ancora in sofferenza, quindi un problema da risolvere. Puntare alla manutenzione dei fossi. Nella nostra lista non vi sono costruttori e affini. Prima non si combinavano i fossi, ora si chiudono, quindi necessità di creare delle vasche di contenimento delle acque.
Quali strumenti mettereste in atto per inserire i giovani nel mondo del lavoro?
Zordan: Al giorno d’oggi disoccupazione e giovani vanno di pari passo. Il mondo del lavoro è difficile, quindi farci promotori di iniziative per dare opportunità, attraverso anche dei bandi. Sono contro la politica Europea, credo che bisogna sviluppare la micro-impresa che crea lavoro. Far ricorso a tutti i fattori indispensabili per mettere in moto tutto l’apparato di mettere in moto le micro-imprse e creare tutte le alternative per aiutare i giovani.
Parisotto: La disoccupazione globale di Vigodarzere è pari al 12%, quella giovanile il 40%. La vedo difficile se non vi è una ripresa dell’economia nazionale. Abbiamo pensato ad uno sportello del lavoro, che metta in contatto la domanda e l’offerta. Aiutare con qualche servizio al comune.
Testa: Ripeto, puntiamo sull’aiuto del microcredito. Per i giovani bisogna partire dalla scuola. Migliorare l’offerta formativa, inserire una seconda lingua, avere un tutor, cioè un insegnante che insegni agli insegnanti, perché molti non sono qualificati.
Secondo voi qual è il provvedimento più urgente per Vigodarzere e il tempo necessario per risolverlo e qual è il punto più strategico e che richiede tempi più lunghi?
Zordan: I punti sono tutti importanti, ma prima bisogna finire il piano idraulico, anche perché i tempi sono certi, entro fine anno o perdiamo i soldi. Poi viabilità, abbiamo firmato il PATI con Cadoneghe, dicono che non si può fare, basta rispolverare, ma ci saranno tempi lunghi.
Parisotto: Nel giro di quest’anno il piano idraulico o si perdono i soldi, mettendo in sicurezza il territorio. Poi la metropolitana di superficie, con lo studio trasportistico. Il comune dev’essere il primo interlocutore con il cittadino, per essere trasparente con esso.
Testa: Molto difficile dare priorità. Tenendo presente il denaro investito le risposte sono varie. Continuare le opere già in corso. Realizzare in breve la bretella che arriva in piazzale della stazione e poter prendere il treno. Fare un assessorato al commercio e imprese. Apertura di uno sportello energia rinnovabile. La trasparenza è il cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Portare servizi essenziali mancanti in molti paesi.
Segue…
Aghi Gloria
Andrea Facco
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