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venerdì 20 maggio 2016
Articolo: Come potrebbe essere la scuola del domani - Prima parte
Come potrebbe essere la scuola del domani - Prima parte
L’incontro tra i candidati sindaci per trattare di un tema importante come la scuola è stato un po’ deludente, non per le domande, ma per l’affluenza; dato che si trattava argomento scuola e istruzione per i nostri figli, speravo un maggior coinvolgimento e interesse da parte dei genitori, ma forse è meglio che di queste cose se ne occupino i genitori di altri bambini, come sempre, poi, quando è ora di lamentarsi, siamo tutti bravi a fare il vocione grosso.
La serata si è svolta in due tempi, prima le domande preparate e in seguito quelle dal pubblico.
Sostegno finanziario: avete intenzione di aumentare le risorse e come considererete le iniziative culturali e sportive che i genitori vi proporranno, ci sarà collaborazione?
Zordan: Tanti avranno già sentito la frase “I giovani sono il nostro futuro” o “Puntiamo sui giovani”, io ci credo; se i giovani sono la priorità, il Comune deve garantire il sostegno a questi giovani. Nella nostra lista ci impegniamo a confermare tutti i servizi dell’anno precedente e di aumentare l’attuale spesa, che si aggira sui € 150.000,00. Naturalmente per aumentare le attività tra scuola e amministrazione è importante la collaborazione. Un impegno serio anche nello sport.
Testa: Mi sono segnato vari punti. Il piano formativo è da verificare, le decisioni devono essere prese assieme, i finanziamenti per i progetti si possono reperire della Unione Europea (ex corso lingue), basta aver una progettazione esatta. I fondi, che prima rimanevano per le attività, restavano come extra alla scuola, ora sono assorbiti dal Comune. Bisogna confermare la convenzione per il trasporto. Bisogna differenziare le offerte formative, naturalmente se queste restano all’interno della scuola ci sono meno costi e sono più seguite.
Parisotto: Bisogna dare più attenzione alla scuola. Nel nostro programma, che ha come punto focale la qualità della vita, bisogna tener ben presente i bambini, che sono il nostro futuro, quindi aumentare il contributo, ora non so di preciso quanto, e mantenere tutte le iniziative.
Infrastrutture: criticità degli stabili, problemi di riscaldamento, insonorizzazione scarsa degli ambienti, luce e gestore telefonico, che interventi saranno fatti?
Testa: Per quanto riguarda il riscaldamento, forse basta eseguire le corrette tarature, altrimenti fare una manutenzione pesante alle caldaie con i certificati bianchi. Per il problema luce so che l’amministrazione uscente ha già fatto qualcosa. Resta il nodo dei parcheggi, ma sappiamo bene che costano. Ho sentito di alcuni atti di bullismo, forse sarebbe il caso di installare una telecamera negli autobus, ad uso dei carabinieri.
Zordan: A parte cercare finanziamenti per completare i lavori, ricordo che con lo sblocco del patto di stabilità, alcuni interventi sono già stati appaltati. Comunque il fatto sta che, se ci viene segnalato un problema, la manutenzione deve essere fatta immediatamente.
Parisotto: Per le criticità segnalate non ho alcuna obiezione. Prima cosa da fare è sistemare il riscaldamento; gli altri interventi vanno in base alla priorità e alla valutazione dei costi, ciò possibile solo dopo la visione del bilancio. Bisogna mettere in sicurezza i plessi.
Presenza di bambini stranieri, quali proposte per far fronte a questo e come tenere le scuole aperte nelle frazioni?
Zordan: Mettere in atto tutte le politiche di inserimento sociale per questi bambini stranieri, ma devono essere controllati, nel senso che non devono essere irregolari. Ci sono famiglie che non arrivano a fine mese, ma lavorano comunque e devono lasciare i figli da qualche parte, quindi una stessa retta per tutti. Eliminare le barriere architettoniche.
Testa: Rinnovare tutte le convenzioni. Ci sono pochi iscritti nelle frazioni anche perché mancano i servizi e di conseguenza uno spopolamento; quindi proporre altre offerte formative, incentivare l’apertura di negozi con il microcredito, avere un progetto di nicchia a Tavo e Terraglione, cioè inserire una seconda lingua. Non pensate che sia difficile per i bambini, perchè è stato appurato che apprendono più facilmente dai 0 ai 2 anni di età. Integrare politiche economiche.
Parisotto: La scuola resta in tutti i paesi, abbiamo già rischiato a Terraglione che chiudesse, se non cambiavamo l’orario. La multiculturalità è un problema, al mondo d’oggi il mondo globalizzato avvicina i bambini, quindi scegliere dal web ciò che può essere una buona cultura. Insegnare lingue può essere buono.
Replica di Testa: Un bambino straniero deve andare immediatamente a scuola, perché per interagire e inserirsi deve saper parlare italiano, naturalmente anche i genitori devono parlare italiano e quindi incentivare i corsi di lingua italiana.
Segue….
Aghi Gloria
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